Il mio inizio

1992. Gherardi. Stefano Muroni a tre anni

Sono nato a Ferrara nel luglio del 1989, ma ho sempre vissuto a Tresigallo, piccolo centro del basso ferrarese. Credo di aver imparato il grande valore della bellezza dal mio paese: Tresigallo è un capolavoro di architettura razionalista, un gioiello del ‘900, una affascinante Città Metafisica.

Sono fiero di provenire dalla gente comune, dai più poveri. I miei trisavoli, i miei bisnonni e nonni erano operai agricoli e fabbri della bonifica ferrarese. I miei avi erano probabilmente scariolanti. Ho sempre avuto l’impressione che coloro i quali provengono dalla provincia, dai margini, dalla periferia, hanno maggiore creatività. Io devo molto al paesaggio in cui sono nato. Nel bellissimo basso ferrarese, quel luogo che si distende da Ferrara all’Adriatico, incomincia l’infinito. Quell’infinito che tanto mi ispira oggi e mi ha ispirato negli anni della mia fanciullezza e dell’adolescenza.

Devo molto ai miei genitori, che hanno sempre creduto nei miei sogni. Mia madre, maestra elementare, mi ha insegnato l’importanza della cultura. Mio padre, comandante dei carabinieri di Ferrara, mi ha insegnato l’importanza della disciplina.

Fin da bambino sentivo l’esigenza fortissima di fare l’attore, raccontare storie. Passavo molto tempo al bar Centrale di Tresigallo per ascoltare le storie dei vecchi e degli anziani. Passavo moltissimo tempo anche a Gherardi, il borgo dove abitavano i miei nonni e miei zii, per conoscere meglio le loro vite e il loro passato.

Gherardi

Da bambino i miei coetanei mi deridevano per i miei sogni: volevo fare l’attore, e questo ha dato adito a più di uno di darmi del buffone, del pagliaccio, del fallito, del ridicolo. Ho sempre avuto tenerezza per queste persone.

Dopo una primissima esperienza di teatro dialettale a Copparo a dieci anni, ho iniziato a studiare recitazione teatrale a dodici anni a Voghiera, con Massimo Malucelli, il mio primo maestro, a cui devo moltissimo.

2006. Spettacolo Mozart e Salieri, Liceo Carducci di Ferrara

A quattordici anni ho deciso di frequentare il Liceo delle Scienze Sociali G. Carducci di Ferrara, indirizzo Musica e Spettacolo. Continuo a pensare che il Carducci sia il liceo più bello d’Italia.

Nel frattempo ho studiato otto anni pianoforte di cui cinque al Conservatorio Frescobaldi della città, diplomandomi in teoria e solfeggio a tredici anni e studiando per due anni anche musica da camera.

2007. Lettura al Liceo Carducci di Ferrara

Ho frequentato per dieci anni corsi di vela al lido Nazioni. La vela mi ha insegnato una cosa molto importante per la mia vita: non puoi cambiare la direzione del vento, ma sfruttando il vento puoi trovare la tua direzione.

A diciotto anni, la mia creatività, che mi ha accompagnato per tutta la mia vita fino a quel momento, mi ha spinto a partire per Roma per tentare le ammissioni al Centro Sperimentale di Cinematografia. Su mille e duecento candidature la scuola ammetteva appena otto allievi maschi e otto allievi femmine. Tutti in paese mi dicevano che sarebbe stato impossibile, e sarei tornato con la coda fra le gambe dopo poche settimane.

Da quel viaggio è partita invece tutta la mia bellissima favola vera, la storia unica della mia impresa creativa.

2007. Spettacolo Armonico fracasso, Liceo Carducci di Ferrara